Guardare Candace Owens chiedere alle persone di consegnare i loro metadati telefonici per "dimostrare l'innocenza" è... infantile. Non puoi lanciare accuse o insinuazioni serie senza prove e poi ribaltare l'onere della prova dicendo: "Dammi i tuoi dati privati o stai nascondendo qualcosa." Questa non è giornalismo. Questa non è un'indagine. Questo è ragionamento circolare. Rifiutarsi di cedere metadati personali non implica colpevolezza... implica confini. La privacy non è sospetta solo perché è scomoda per una narrazione non provata. Ecco qual è il problema con quella logica: Qualcuno potrebbe accusare Candace di aver preso soldi dall'attività di webcam di Andrew Tate in cambio di quella intervista morbida e di PR che gli ha fatto nel suo vecchio podcast... E poi chiedere che lei rilasci i suoi estratti conto bancari e ogni messaggio privato che ha mai scambiato con lui per "dimostrare" che non lo ha fatto. E se non rilascia quelle informazioni, PROVA che sta nascondendo qualcosa. 🧐 Logica di Candace: "La mia teoria è corretta perché la prova esiste da qualche parte, e il fatto che non ce l'ho dimostra che qualcuno la sta nascondendo." Cresci.