Gli editor dei grandi scambi e dei grandi progetti (gestione dei social media) sono in realtà una posizione molto stressante e rischiosa, e la loro sostituibilità non è così alta come si pensa. Nel mondo dell'opinione pubblica, ciò che emerge in superficie determina la direzione della discussione narrativa. I social media (soprattutto X) sono il volto dell'azienda e il principale canale di comunicazione delle opinioni. Il lavoro dell'editor ha almeno due livelli: 1) Livello di comunicazione Come portavoce/gatekeeper, oltre a garantire che il contenuto non contenga errori, deve avere una visione d'insieme per assicurarsi che tutte le informazioni esterne siano coerenti, ragionevoli e che l'immagine presentata sia coerente, sensata e non si allontani improvvisamente con idee romantiche/sollecitando i piccoli investitori a donare per beneficenza/mandando in bancarotta per regalare pollo fritto. Un editor particolarmente talentuoso può raggiungere una diffusione virale a questo livello, risparmiando decine o centinaia di migliaia di euro in spese di marketing. 2) Livello strategico Se l'azienda dà abbastanza importanza ai social media, l'editor, oltre a comprendere e comunicare il piano operativo, parteciperà anche alle decisioni strategiche operative. Come reporter di prima linea e caporedattore, l'editor può utilizzare la propria conoscenza del marketing per decidere il momento, il grado e il modo di divulgare le informazioni, influenzando le future attività e l'agenda dei contenuti, plasmando il quadro narrativo a lungo termine dell'azienda. A causa della natura 24/7 del mercato delle criptovalute, con una bassa tolleranza agli errori informativi dovuta alla finanziarizzazione, il rischio di essere additati per gli errori è estremamente alto per gli editor che si trovano in prima linea nell'opinione pubblica, e la pressione mentale può essere paragonabile a quella dei dirigenti. Pertanto, un'azienda matura non si limiterà a mettere in questo ruolo un "tirocinante che twitta". Possiamo dedurre il grado di sensibilità e maturità dell'opinione pubblica di un'azienda dal livello di importanza che attribuisce al ruolo di gestione dei social media.