In sintesi, il nostro hardware biologico è un aiuto o un ostacolo per la nostra intelligenza? Le GPU sono per i cervelli ciò che le dita sono per i motori dei robot, e c'è una certa destrezza cognitiva che il nostro cervello è unicamente bravo a implementare? Come nel paradosso di Morevac, l'evoluzione ha impiegato molto più tempo a ottimizzare la nanotecnologia rispetto a quanto abbia fatto l'industria dei semiconduttori. O forse è qualcosa di strutturale: il cervello può gestire la sparsità non strutturata e può collocare memoria e calcolo insieme. O è il contrario, perché con i computer digitali possiamo liberarci di tutti questi handicap biologici: il cervello opera con un budget di 20 W (e di conseguenza funziona a soli 200 Hz per adattarsi a piccole differenze di tensione). E deve fare tutta questa intensa e folle macchina molecolare per fare cose che richiedono quantità banali di codice nei computer: per esempio, aggiornare questo parametro a questo valore. In definitiva, quale hardware di calcolo biologico o digitale prevale? Ho chiesto a @AdamMarblestone: