Continuo a riflettere sul mio viaggio in Europa con tristezza. Sembra che tutto derivi da un fallimento nell'adattamento economico e che quel fallimento derivi da un collasso della civiltà. L'industria dei semiconduttori in Europa era un attore solido. Ora sembra che ogni azienda stia lottando per la sopravvivenza in parti sempre più oscure della catena del valore. Chip per airbag industriali o qualche altra cosa. Mentre il resto del mondo si sta muovendo per digitalizzare tutto a basso nodo, gli europei mancano dei dollari per la R & D e stanno cercando di ritagliarsi una nicchia in qualche processo oscuro. I cinesi li stanno divorando vivi. Gli europei non hanno la forza tecnica per rimanere competitivi né la forza industriale che i cinesi hanno per costruire scala. E a valle di ciò, la qualità della vita sta chiaramente diminuendo. Le loro città sembrano svuotate, piene di immigrati che si aggirano e che prendono e prendono dallo stato sociale, stati sociali ora non supportati dalla crescita economica. Le periferie di Parigi e Milano hanno ZONE DI NON ACCESSO REALI, non come ciò che la gente sostiene riguardo New York. Sembra che qualcosa sia morto nell'anima europea e che abbiano semplicemente alzato le mani e si siano sottomessi a un rozzo socialismo a crescita zero, dove l'unica industria rimasta è il turismo. Forse era il malessere del dopoguerra. Come si può passare dal governare il mondo a diventare una Thailandia culturale? Non lo capisco.