Il passaggio da collezionabili a macchine culturali Credi nell'IP degli NFT? Ho alcune statistiche sul ROI per te ↓ Azuki: -9% (1 ETH → 0.91 ETH) SMB: +715% (2 SOL → 16.3 SOL) Moonbirds: -24% (2.5 ETH → 1.9 ETH) BAYC: +7700% (0.08 ETH → 6.3 ETH) Milady: +1700% (0.06 ETH → 1.08 ETH) Doodles: +412% (0.123 ETH → 0.63 ETH) Mad Lads: +299% (6.9 SOL → 27.5 SOL) Claynosaurz: +16% (10 SOL → 11.64 SOL) Cool Cats: +1050% (0.02 ETH → 0.23 ETH) ChimpersHQ: +700% (0.07 ETH → 0.56 ETH) CyberKongz: +15400% (0.01 ETH → 1.55 ETH) Pudgy Penguins: +17800% (0.03 ETH → 5.37 ETH) L'IP di Web3 opera in modo fondamentalmente diverso rispetto a Web2. Web2 inizia con studi e creatori, poi si espande verso l'esterno. Web3 capovolge questa logica. Inizia con una comunità, si diffonde attraverso le reti sociali e solo allora forma un prodotto. Il franchise è costruito dall'esterno verso l'interno. L'IP degli NFT è anche un test dal vivo della decentralizzazione del marchio. In Web3, alla comunità è permesso creare contenuti, estendere l'identità visiva e plasmare la cultura senza barriere di permesso. Questo produce una velocità culturale che le strutture IP tradizionali di Web2 faticano a eguagliare. I progetti che resistono lo fanno non a causa del prezzo, ma perché occupano uno spazio nella mente degli utenti....