Come si può distinguere se una civiltà è "matura"? Si guardano due aspetti: - Come la sua società gestisce le minoranze silenziose? - La sua cultura ha la capacità di accogliere, e persino digerire, idee esterne? La maggior parte delle persone sovrastima l'"inclusione superficiale"; in realtà, la vera maturità è quella di permettere che le opinioni dissenzienti esistano, piuttosto che cercare di appianarle. Se una civiltà non può tollerare le voci dei gruppi marginali, anche se apparentemente prospera, è estremamente fragile all'interno. Al contrario, quelle società che sembrano "mantenere le tradizioni", se riescono a continuare ad assorbire e digerire nuove idee, spesso hanno più vitalità di sistemi che si limitano a proclamare "pluralismo". Tu che ne pensi, a quale di queste apparteniamo attualmente?