Il presidente Trump ha detto durante una cena con MBS tre ore fa: “Ma vogliamo anche ringraziare tutte le persone che vivono a Gaza, i residenti di Gaza. Come sapete, hanno iniziato a tornare nelle loro case. Dicono che ci sia molta più sicurezza di quanto non abbiano mai avuto prima.” Non sono sinceramente sicuro se il ‘Gaza’ a cui si riferiva fosse quello della Palestina Occupata. Perché nella Gaza della Palestina Occupata, i residenti non sono tornati nelle loro case. Più del 53% di Gaza rimane sotto occupazione militare israeliana, e gran parte del restante 47% non è altro che un “sito di demolizione.” Sto usando le sue parole, signor Presidente. La Gaza settentrionale, compresi Beit Lahia, Beit Hanoun, Jabalia e il campo di Jabalia, è stata ridotta a un'enorme massa di macerie. È lì che vivevo e insegnavo. Tutti i miei parenti le cui case rientravano in quella presunta area ‘accessibile’ del 47% sono tornati solo per trovare rovine. Non hanno trovato nulla di intatto, nulla di recuperabile. Anche le rovine sono state bruciate dai continui bombardamenti. E per quanto riguarda la “sicurezza,” la invito a leggere della famiglia Abu Shabaan e della famiglia Shabaan, gli 11 civili, tra cui sette bambini, che sono stati uccisi il 18 ottobre 2025, nella Gaza est mentre cercavano ciò che rimaneva della loro casa. Erano in un furgone familiare. Se segui le notizie da Gaza, la Gaza della Palestina Occupata, saprai esattamente a cosa mi riferisco. Troverai storia dopo storia di civili uccisi dopo l'annuncio del suo “Piano di Pace.” Grazie, signor Presidente, per la sua attenzione a questa questione.