🚨Il Washington Post ha pubblicato un'opinione di un membro armato della gang Abu Shabab (collegata all'ISIS) di Israele Non hanno RIVELATO i suoi legami con la gang responsabile del saccheggio della stragrande maggioranza degli aiuti sotto la protezione dell'IDF (secondo l'ONU) Giornalisti dei media mainstream mi hanno detto che una società di PR pro-Israele a DC è quella che ha spinto per la pubblicazione di questo articolo di propaganda (Le mie fonti hanno detto che c'è la possibilità che la società sia quella che ha persino scritto l'opinione) L'articolo è un tentativo di ripulire e giustificare la "Linea Gialla" invisibile e mortale di Israele che separa Gaza in due parti; una completamente depopolata e controllata dall'IDF e dalle sue bande proxy, l'altra metà è dove 2,4 milioni di anime sono rinchiuse, bombardate, assediate e terrorizzate da quelle bande proxy e da Israele L'autore presunto afferma che Israele sta permettendo ai gazani dietro la Linea Gialla di accedere a cibo, acqua, scuole, cliniche...ecc., e che le condizioni invivibili che i gazani stanno sopportando dall'altra parte della linea sono colpa di Hamas Quello che l'autore presunto non menziona affatto è che qualsiasi gazano che cerca di attraversare in quel lato "lussuoso" della linea gialla viene colpito o bombardato dall'IDF alla prima vista. Il ministro della difesa di Israele si è vantato di questo. Attualmente ci sono solo poche centinaia di membri delle bande proxy e delle loro famiglie dietro la Linea Gialla. Israele li sta usando per creare un "villaggio Potemkin"; cioè una facciata di un villaggio modello progettato per creare l'illusione che Israele stia permettendo la ricostruzione nella metà "senza terrorismo" di Gaza dove nessuno è autorizzato a vivere per giustificare come Israele stia impedendo la ricostruzione o persino l'accesso a tende nell'altra metà dove l'intera popolazione è rinchiusa!