DOOM LOOP di @AndrewMarr9 Perché nessun politico può tirare fuori la Gran Bretagna da questo pasticcio L'establishment politico britannico del dopoguerra sta collassando. I Conservatori si sono lanciati in una spirale di morte l'anno scorso, anche se era da tempo che si stava preparando. Ora al governo, il Labour sta andando nella stessa direzione. La pazienza della nazione è finita. La probabilità è che alle prossime elezioni, quasi qualunque cosa accada, saremo bloccati con un governo che non ci aspettavamo. Ciò che segue potrebbe essere cupo. Dopo la vittoria di Keir Starmer, sono ceduto a quel peccato giornalistico difficile da perdonare: il lieve brivido di ottimismo. Con una grande maggioranza, sembrava che, forse finalmente, i "grandi" fossero al comando. Starmer ha promesso "di ripristinare il servizio e il rispetto per la politica, porre fine all'era delle performance rumorose, calcare più leggermente sulle vostre vite e unire il nostro paese". Ma gli shock continuavano ad arrivare. Soprattutto, l'establishment del Labour aveva sottovalutato le difficoltà più profonde che stava affrontando. Il problema inestricabile della spesa sociale in aumento e della disoccupazione; la pura incompetenza di gran parte dello stato; le pressioni sull'edilizia e sui servizi pubblici causate dall'ondata di immigrazione post-Brexit. Non sembrava che un nuovo governo significasse un nuovo inizio, non nella vita quotidiana. Per ora – forse per il resto delle nostre vite – il sistema bipartitico giace in rovina. Dalla gallese un tempo laburista all'inner city di Londra, le persone che qualche anno fa non avrebbero dato a Reform il tempo di un giorno stanno rivalutando privatamente, a causa dell'impazienza e della disperazione. A meno che non cambi qualcosa di sostanziale, ci stiamo dirigendo verso un governo di Reform. I Conservatori, sostenuti dagli affari, dalla ricchezza ereditaria, dai militari e dalla povera vecchia Chiesa d'Inghilterra, vengono dispersi al vento. Il partito del lavoro organizzato ha seguito lo stesso destino del, beh, lavoro organizzato. Eppure i vecchi argomenti sulla vitalità economica, l'equità e la coesione saranno anche i nuovi argomenti. La mia più grande paura è che cominciamo a sentire, prima o poi, che questi ultimi anni estremamente turbolenti erano anni relativamente calmi e benevoli.