Il sentimento riguardo all'arte digitale e agli NFT sembra essere ai minimi storici, eppure non mi sono mai sentito così positivo, speranzoso e ispirato riguardo al nostro settore e al suo futuro come lo sono adesso. Il 2021 è ormai lontano, cancellato dalla mente di tutti, insieme ai suoi falsi profeti, guru, numeri gonfiati, aspettative e opportunismi. E questo è un bene. Anche se l'algoritmo cerca di mostrarmi qualsiasi cosa tranne i miei coetanei, ciò che vedo intorno a me è un gruppo di grandi artisti, mecenati e collezionisti, persone che cercano giorno e notte di emergere, migliorare o affermarsi. Persone che lavorano silenziosamente sulle loro arti, progetti, tecnologie, reti, collezioni. Persone che non fanno notizia tanto quanto i KOL o gli streamer. Perché la maggior parte di loro ha capito che la strada lenta è quella giusta. Non stanno pensando in orizzonti di 1, 2 o 5 anni, stanno pensando in 20, 50, 100. E questo è qualcosa che ci distingue e distingue il resto della crypto. E credo che col tempo questo diventerà solo più forte, e l'arte digitale si disaccoppierà infine dal gioco d'azzardo degli NFT. Non fraintendetemi: so che la maggior parte degli artisti vorrebbe semplicemente fare arte, pagare le bollette e distaccarsi completamente dalla costante iper-finanziarizzazione e dal salto delle tendenze che accompagna la crypto. Ma le persone devono guadagnare soldi per poter collezionare arte, e anche con i suoi molti successi, questo settore è ancora in una fase sperimentale pre-embrionale. Negligere ora significherebbe perdere contatto con le stesse persone che l'hanno costruito e plasmato la sua cultura fino ad oggi, presentandosi ogni giorno e rendendo possibile tutto ciò per gli altri. Non smettere di coniare se credi nella tua arte.