James Watson, il vincitore del premio Nobel e "padre del DNA", credeva ci fosse un legame genetico tra razza e intelligenza, e che la scienza basata sulla razza esista. L'"esperto" di Andrew Callaghan non smonta nulla nella sua intervista… Perché le differenze razziali sono ampiamente accettate solo quando confermano tratti "positivi" nella genetica nera, come la loro abilità atletica rispetto ad altre razze? Ma in qualche modo, la stessa idea è incomprensibile se la applichiamo all'intelligenza? Dammi un taglio.