APP è morta, l'Agente vive per sempre: dalla Bean Phone si osserva la "rivoluzione finale della de-clientelizzazione" La profezia di Musk sembra arrivare più velocemente di quanto avessimo immaginato. Mentre le persone discutono se l'AI sostituirà i programmatori, l'AI ha già iniziato silenziosamente a sostituire il "software" stesso. Recentemente, il telefono AI lanciato da Bean in collaborazione con ZTE ha scatenato un fenomeno di acquisto sfrenato sul mercato, esaurendosi rapidamente. Non è dovuto all'accumulo di hardware, ma alla logica centrale che incorpora: un AI Agent (agente intelligente) di livello di sistema con "autorizzazione illimitata". Non si tratta solo del lancio di un nuovo telefono, ma è il "singolarità" che segna il passaggio dall'era di Internet mobile all'era nativa dell'AI. Se negli ultimi dieci anni abbiamo vissuto su "isole APP", da oggi, sia che si tratti di ordinare cibo, pubblicare sui social, o gestire lavori complessi, stiamo assistendo all'alba dell'era della **"de-clientelizzazione"**. 1. Fenomeno: quando il telefono diventa una "lampada magica" A lungo, i nostri telefoni sono stati suddivisi in innumerevoli APP chiuse: chat con WeChat, cibo con Meituan, taxi con Didi. Ogni azione richiede: sbloccare il telefono -> cercare l'icona -> cliccare per aprire -> cercare la funzione -> operare -> pagare -> uscire. L'arrivo dell'assistente telefonico Bean ha completamente spezzato questa catena. Come mostrato negli scenari: Confronto prezzi online, decisioni automatiche: devi solo dire "Voglio un latte macchiato, aiutami a ordinarne uno al prezzo più basso", l'AI Agent richiamerà istantaneamente i dati di backend di Meituan, Ele.me, Dianping, confrontando prezzi, costi di consegna e tempi, completando automaticamente l'ordine. Operazioni tra applicazioni, automazione sociale: puoi dire "Aiutami a pubblicare la foto del paesaggio che ho appena scattato su WeChat, con un testo appropriato", l'AI non solo può generare il testo, ma può anche richiamare direttamente l'interfaccia di WeChat per completare la pubblicazione. Qui, l'AI non è più un Chatbot che può solo chiacchierare, ha acquisito "mani" e "piedi". È come un maggiordomo privato con autorizzazione illimitata, che si muove tra le varie applicazioni, liberando gli esseri umani dalle interazioni UI complicate. 2. Essenza: da "de-intermediazione" a "de-clientelizzazione" Un tuo punto di vista è molto perspicace: "Se le criptovalute (Crypto) e la blockchain sono 'de-intermediazione', allora l'AI Agent è assolutamente 'de-clientelizzazione'." Era del Web 2.0 (era delle APP): l'ingresso ai servizi è il client (APP). Le piattaforme, per trattenere gli utenti, hanno costruito alte mura, impedendo l'interoperabilità dei dati. Gli utenti sono diventati schiavi del traffico, costretti a passare da un'APP all'altra. Era dell'AI Agent (de-clientelizzazione): l'ingresso ai servizi diventa l'AI. Per l'Agent, l'APP non è più un "software" da aprire, ma un "interfaccia API" che fornisce dati e servizi. In futuro, il vero client non esisterà più. Gli utenti non dovranno più affrontare interfacce grafiche complesse (GUI), ma dovranno solo esprimere le loro intenzioni. L'AI bypassa direttamente il front-end delle APP, stringendo la mano ai server di backend. Per gli utenti, questo è il massimo della comodità; ma per i giganti di Internet, è un attacco inaspettato: quando gli utenti non aprono più le APP, a chi venderanno gli spazi pubblicitari della piattaforma? Quando l'AI sceglie solo i servizi con il miglior rapporto qualità-prezzo, esiste ancora un premio di marca per la piattaforma? ...