I dati PPI degli Stati Uniti di giugno appena pubblicati sono tutti inferiori alle attese e anche al valore precedente, in particolare il PPI e il PPI core mensile sono entrambi allo 0%, ben al di sotto delle previsioni. Il PPI, come indice dei prezzi all'ingrosso, è a monte dei dati sull'inflazione CPI e PCE, e suggerisce che i dati PCE di giugno dovrebbero essere piuttosto buoni, e addirittura fornisce un'indicazione anticipata sui dati sull'inflazione di luglio. Si tratta di dati favorevoli per il mercato; due giorni fa ho detto che "la cupidigia è più difficile da invertire della paura", e questo senza dubbio ha ulteriormente stimolato il sentiment di mercato e le aspettative di un futuro abbassamento dei tassi. L'indice dei prezzi alla produzione PPI, che copre il passaggio dai produttori ai grossisti, è sceso drasticamente senza riflettere affatto l'impatto dei dazi. Personalmente, penso che ci siano due motivi: Primo, oggi nel tweet "Cosa vuole davvero Trump sui dazi?" Secondo, il rallentamento del settore dei servizi; la maggior parte dei dati PPI di giugno inferiori alle attese è dovuta alla diminuzione dei prezzi nel settore dei servizi. Ieri, nei dati CPI, anche il CPI core mensile era inferiore alle attese.
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qinbafrank
qinbafrank15 lug, 20:59
I dati CPI degli Stati Uniti di giugno appena pubblicati mostrano un'inflazione complessiva superiore al valore precedente ma in linea con le aspettative, mentre il CPI core è inferiore alle previsioni. Le previsioni di inflazione della Federal Reserve di Cleveland sono molto vicine ai dati effettivamente pubblicati. Qual è la tua opinione? I dati sull'inflazione sono superiori al valore precedente, ma non superiori alle aspettative, il che avrà un impatto sul mercato, ma non dovrebbe essere così grande; potrebbe leggermente ridurre il momentum, ma non siamo ancora al punto di inversione. Nell'attuale clima di mercato, potrebbe essere visto come un rimbalzo temporaneo. Si può notare che il rendimento dei titoli di Stato decennali statunitensi è sceso leggermente dopo la pubblicazione dei dati, il che indica che il mercato obbligazionario considera il 0,2% di CPI core mensile come un segnale positivo per un possibile abbassamento dei tassi. Come abbiamo discusso ieri sera, "la cupidigia è sempre più difficile da invertire rispetto alla paura".
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