La gente dirà che stai "esagerando", ma l'attuale Procuratore Generale di Trump sta dichiarando che il "discorso d'odio" non è libertà di parola.
Il Primo Emendamento è sotto attacco così come i videogiochi e le piattaforme di social media.
Un cavallo di Troia per la sorveglianza di massa e meno libertà.
il governo sta addossando la colpa ai social media, alle chat e ai videogiochi sotto le spoglie della ‘deradicalizzazione politica’ come modo per censurare internet. nel frattempo, tutti i sostenitori della libertà di parola applaudono a questo perché vogliono che alcuni streamer vengano banditi per vendette personali. è patetico